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12/03/2020
AGGIORNAMENTI DAL FRONTE: TI SERVIRA’ PIU’ ACQUA PER ATTRAVERSARE IL DESERTO
Non sono un medico e non mi occupo di epidemie. Su quelle non so esprimermi ma invito tutti i presenti a seguire le indicazioni fornite dal governo. Io mi occupo di aziende e il mio compito è aiutare il maggior numero di imprenditori, oltre a me stesso, a garantire la sopravvivenza delle loro imprese.
Alcuni dati aggiuntivi che mi sono giunti dal settore alberghiero oltre alla rapida evoluzione del Corona Virus in Europa e negli Stati Uniti (che, sinceramente, pensavo sarebbero riusciti a fermare) mi hanno portato a riconsiderare gli impatti che questa crisi avrà sulla nostra economia e sulle aziende italiane. Io non so come è l’evoluzione della malattia, mi fido di quello che dice il Governo, ma a livello economico so bene che cosa sta
succedendo all’interno delle aziende. Alcuni dati:
1) Il settore alberghiero nel Nord Italia per il mese di aprile registra prenotazioni al 5% rispetto all’anno scorso e questo ci fa presumere che la crisi del turismo potrebbe durare non solo per tutto aprile ma anche estendersi in una parte di maggio. Secondo un’intervista a Maurizio Naro di Federalberghi Milano, il 90% degli alberghi di Milano è chiuso. Non solo: fino a quando l’Italia rimane sulla lista dei Paesi da non visitare degli Stati Uniti d’America la maggior parte dei tour operator internazionali non porterà le persone in Italia. In questo caso, infatti, le assicurazioni non pagano eventuali problemi dei viaggiatori.
2) La borsa che oggi ha fatto -15% ancora non dovrebbe aver toccato il fondo. Nella mia esperienza manca ancora LA PAURA, quel desiderio irrefrenabile di andare in banca a prelevare tutti i soldi (tipico di tutte le grandi crisi che si rispettino). Perché parta la paura ci deve essere un fallimento di una o due aziende importanti, per esempio Boeing che naviga in pessime acque, o Ryanair o American Airlines. Con un fallimento del genere scatterebbe il PANICO e di solito, dopo una settimana/dieci giorni di paura fortissima, generalmente le cose si iniziano a stabilizzare. Questo non l’abbiamo ancora raggiunto, quindi ahimè e sperando (DAVVERO) che gli eventi futuri mi diano torto, c’è spazio per altra discesa.
3) Immaginiamoci ora che l’Italia superi il problema dei contagi tra tre settimane, come si spera, quindi ad inizio aprile iniziamo a tornare verso la normalità e durante il mese di aprile le imprese ripartono e fanno solo (per dire) meno 50%. Questo era il mio scenario originale. Quello che non ho considerato è che, a meno che non venga sviluppato un vaccino, tra tre settimane il virus inizierà a fare danni pesanti anche in Germania, Spagna (ha già iniziato), Francia, Inghilterra. Il nostro PIL al 30% dipende dall’export verso i Paesi europei che, invece, tra tre settimane cominceranno a crollare e quindi, anche se riuscissimo a battere i contagi (e dobbiamo provarci in tutti i modi) e iniziassimo a recuperare sul fronte interno, perderemmo comunque una buona parte di fatturato diretto all’export. Una scena brutta ma decisamente realistica.
Ne consegue che mi trovo costretto ad aggiornare le mie previsioni e raccomandazioni per le PMI italiane: inizia a pensare che dopo questo periodo di fermo di tre settimane (chi più, chi meno) dovrai fare i conti con una buona parte di fatturato mancante fino alla fine di agosto o, addirittura, settembre del 2020, sono cinque mesi. E’ come se, alla fatidica data del 3 aprile, noi ci troveremo tutti sani (speriamolo davvero) a dover attraversare il deserto del Sahara a piedi. Ti servirà TANTA acqua e ogni goccia d’acqua possibile farà una GRANDE differenza. Ti consiglio quindi di rivedere i tuoi stress test facendo riferimento a una scena come questa. Ovvio che puoi anche sconfiggerla se, da subito, cominci a fare marketing, offerte, fidelizzare i clienti di modo che alla ripartenza tu sia pronto a correre e a recuperare acqua. E’ quello che ti aiuteremo a fare con il programma di formazione e coaching gratuite di OSM & Friends sul gruppo MBS - Mind Business School. Ma se non vuoi perire nel deserto anche tu dovrai metterci un grande impegno.
4) Mentre i punti 1-3 per me rappresentano una quasi certezza (a meno che non venga scoperto il vaccino) la situazione dello Stato italiano è invece un punto interrogativo. Fermo restando che mi aspetto che il Governo, seppur in ritardo, domani pubblichi il decreto con gli aiuti alle imprese (e quindi la possibilità di CIG, rateizzazione dei pagamenti fiscali, aiuti economici, ecc OTTIME COSE, MOLTO NECESSARIE), la domanda alla quale non riesco a darmi ancora risposta è DA DOVE VERRANNO tutte le risorse per queste casse integrazioni. A marzo di base non lavorerà il 50-60% della forza lavoro italiana. Sono un sacco di soldi. E, come abbiamo visto prima, è solo l’inizio. I nostri conti pubblici verranno sottoposti a una forte sollecitazione e potrebbero finire sotto speculazione come è già successo altre volte. A meno che l’Unione Europea non tiri fuori un cilindro dal cappello, ci sarà il rischio più avanti di una manovra finanziaria pesantissima. Questa strada sinceramente ora non so dove andrà a finire.
In base ai punti 1-4, la mia unica certezza oggi come oggi è questa: NIENTE TORNERA’ PIU’ COME PRIMA. Anche nello scenario più ottimista ognuno di noi si dovrà reinventare, dovrà modificare fortemente alcuni dei suoi atteggiamenti e delle sue abitudini. Il nostro Paese perderà, inizialmente (sapete poi che io sono un’ottimista, quindi credo che lavorando bene si potrà recuperarla), una parte della sua ricchezza e quindi sono ad indicarti alcuni spunti che mi hanno aiutato a superare crisi precedenti:
a. Smettila di parlare dei governi e di che cosa dovrebbero fare per aiutarti. Quando sei in mezzo al deserto non puoi permetterti di lamentarti dei beduini che non ti prestano la loro acqua. Devi SOPRAVVIVERE! Pensare a quello che dovrebbero fare i governi non ti aiuta a far crescere la tua azienda e a recuperare acqua (a meno che tu non sia in una posizione da poter influenzare quello che decidono nelle commissioni parlamentari, cosa davvero poco probabile).
b. Smetti, se lo fai, di guardare le borse o i mercati. Tu non puoi fare nulla per far salire o scendere lo spread o la Borsa. Se hai investimenti, per Diana, seguili ma sappi che se oggi sei dentro a questo frullatore, nella maggior parte dei casi per un po’ di tempo prenderai sonore mazzate. Le tempeste di sabbia quando sei nel deserto ti distraggono e ti fanno perdere focus. Tu non devi andare a cercarle ma devi RIMANERE FOCALIZZATO SULL’OBIETTIVO che è arrivare alla prima oasi.
Anche se può sembrare paradossale a volte può aiutare pensare di avere perso tutto. Qual E’ IL TUO PIANO B?
c. Renditi conto che, anche se folle e tragica, questa E’ LA NUOVA NORMALITA’, cioè per un po’ di tempo lavoreremo a singhiozzo e MOLTO DEL BUSINESS CHE IN PRECEDENZA DAVAMO PER SCONTATO NON TORNERA’ PIU’. Credimi, dentro di me, io mi sveglio la mattina e mi dico “cribbio speriamo che sia tutto un sogno e che tutto torna come prima…” e invece no. I miei quasi 18 milioni di fatturato ME LI DOVRO’ RICONQUISTARE, uno alla volta a partire da quando uscirò di casa. Quindi come faccio? Come mi devo ingegnare? Che prodotto devo fare? Che cosa andrà dopo la crisi sanitaria? Come farò a contattare i clienti? E, soprattutto, in un momento di calo del fatturato e di sensazione di calo di ricchezza, come dovrò modificare i miei prodotti e servizi di modo che siano una proposta di un valore tale che NESSUN CLIENTE, anche se provvisto di poco denaro, mi possa dire di NO?
d. Pensa all’acqua: ne devi avere per arrivare fino a fine agosto o, meglio ancora, a fine settembre. Se te ne manca, inizia a pensare ADESSO come farai a recuperarla: lavora sul costo del personale, taglia le cose al minimo, differisci nel tempo gli investimenti che non hanno un ritorno immediato, inizia a promuovere e a pensare come generare la liquidità che ti manca oggi, costruisci un e-commerce, trova nuovi clienti e nuove nicchie e, come dice il mio amico Francesco Cardone, fai offerte shock ai clienti, di un valore tale che possano solo acquistare. Non pensare che qualcuno verrà in tuo aiuto. E’ triste dirlo ma siamo da soli.
e. Come in qualsiasi battaglia per la sopravvivenza ricordati di comportarti con onore: non mandare indietro le fatture ai fornitori se non puoi pagarli ma elabora con loro soluzioni win win, prova ai coinvolgere i tuoi collaboratori nella generazione del valore creando percorsi di incentivazione economica e non limitarti a tagliarli, continua a studiare e a crescere tu ma, mentre fai tutto questo, inizia a ripensare tutti i paradigmi finanziari su cui basavi la tua azienda e la tua esistenza.
Vivevamo in un mondo che era drogato, con molte persone in zona di comfort, dove mancavano leader carismatici ed è bastata una cavolo di influenza modificata a mandare in panne quasi tutto il nostro sistema. Anche se non è piacevole forse avevamo tutti bisogno di una scossa del genere. Fatto sta che a inizio aprile (o non appena il caldo ci aiuti a debellare questo virus) ci troveremo tutti sani ma con di fronte a noi il deserto.
Attraversarlo sarà una vera lotta. Alcuni non ce la faranno o, impauriti dall’uscire dalla zona di comfort, penseranno di fermarsi all’ombra di una roccia sperando che arrivi qualcuno a salvarli.
Io con OSM e i suoi amici proverò a portare 10.000 imprese dall’altra parte. E, quando saremo dall’altra parte del deserto, comincerà la nostra riscossa!
Non mollare! Ti aiuteremo nella traversata, ma tu preparati a una bella sfacchinata.
Ci vediamo domani alle 14:30 per la diretta di Carlo Duecento.
PS: ogni tanto anche a me piace pensare che questo sia tutto un sogno e che domani quando mi sveglio tutto tornerà come prima...
Alcuni dati aggiuntivi che mi sono giunti dal settore alberghiero oltre alla rapida evoluzione del Corona Virus in Europa e negli Stati Uniti (che, sinceramente, pensavo sarebbero riusciti a fermare) mi hanno portato a riconsiderare gli impatti che questa crisi avrà sulla nostra economia e sulle aziende italiane. Io non so come è l’evoluzione della malattia, mi fido di quello che dice il Governo, ma a livello economico so bene che cosa sta
succedendo all’interno delle aziende. Alcuni dati:
1) Il settore alberghiero nel Nord Italia per il mese di aprile registra prenotazioni al 5% rispetto all’anno scorso e questo ci fa presumere che la crisi del turismo potrebbe durare non solo per tutto aprile ma anche estendersi in una parte di maggio. Secondo un’intervista a Maurizio Naro di Federalberghi Milano, il 90% degli alberghi di Milano è chiuso. Non solo: fino a quando l’Italia rimane sulla lista dei Paesi da non visitare degli Stati Uniti d’America la maggior parte dei tour operator internazionali non porterà le persone in Italia. In questo caso, infatti, le assicurazioni non pagano eventuali problemi dei viaggiatori.
2) La borsa che oggi ha fatto -15% ancora non dovrebbe aver toccato il fondo. Nella mia esperienza manca ancora LA PAURA, quel desiderio irrefrenabile di andare in banca a prelevare tutti i soldi (tipico di tutte le grandi crisi che si rispettino). Perché parta la paura ci deve essere un fallimento di una o due aziende importanti, per esempio Boeing che naviga in pessime acque, o Ryanair o American Airlines. Con un fallimento del genere scatterebbe il PANICO e di solito, dopo una settimana/dieci giorni di paura fortissima, generalmente le cose si iniziano a stabilizzare. Questo non l’abbiamo ancora raggiunto, quindi ahimè e sperando (DAVVERO) che gli eventi futuri mi diano torto, c’è spazio per altra discesa.
3) Immaginiamoci ora che l’Italia superi il problema dei contagi tra tre settimane, come si spera, quindi ad inizio aprile iniziamo a tornare verso la normalità e durante il mese di aprile le imprese ripartono e fanno solo (per dire) meno 50%. Questo era il mio scenario originale. Quello che non ho considerato è che, a meno che non venga sviluppato un vaccino, tra tre settimane il virus inizierà a fare danni pesanti anche in Germania, Spagna (ha già iniziato), Francia, Inghilterra. Il nostro PIL al 30% dipende dall’export verso i Paesi europei che, invece, tra tre settimane cominceranno a crollare e quindi, anche se riuscissimo a battere i contagi (e dobbiamo provarci in tutti i modi) e iniziassimo a recuperare sul fronte interno, perderemmo comunque una buona parte di fatturato diretto all’export. Una scena brutta ma decisamente realistica.
Ne consegue che mi trovo costretto ad aggiornare le mie previsioni e raccomandazioni per le PMI italiane: inizia a pensare che dopo questo periodo di fermo di tre settimane (chi più, chi meno) dovrai fare i conti con una buona parte di fatturato mancante fino alla fine di agosto o, addirittura, settembre del 2020, sono cinque mesi. E’ come se, alla fatidica data del 3 aprile, noi ci troveremo tutti sani (speriamolo davvero) a dover attraversare il deserto del Sahara a piedi. Ti servirà TANTA acqua e ogni goccia d’acqua possibile farà una GRANDE differenza. Ti consiglio quindi di rivedere i tuoi stress test facendo riferimento a una scena come questa. Ovvio che puoi anche sconfiggerla se, da subito, cominci a fare marketing, offerte, fidelizzare i clienti di modo che alla ripartenza tu sia pronto a correre e a recuperare acqua. E’ quello che ti aiuteremo a fare con il programma di formazione e coaching gratuite di OSM & Friends sul gruppo MBS - Mind Business School. Ma se non vuoi perire nel deserto anche tu dovrai metterci un grande impegno.
4) Mentre i punti 1-3 per me rappresentano una quasi certezza (a meno che non venga scoperto il vaccino) la situazione dello Stato italiano è invece un punto interrogativo. Fermo restando che mi aspetto che il Governo, seppur in ritardo, domani pubblichi il decreto con gli aiuti alle imprese (e quindi la possibilità di CIG, rateizzazione dei pagamenti fiscali, aiuti economici, ecc OTTIME COSE, MOLTO NECESSARIE), la domanda alla quale non riesco a darmi ancora risposta è DA DOVE VERRANNO tutte le risorse per queste casse integrazioni. A marzo di base non lavorerà il 50-60% della forza lavoro italiana. Sono un sacco di soldi. E, come abbiamo visto prima, è solo l’inizio. I nostri conti pubblici verranno sottoposti a una forte sollecitazione e potrebbero finire sotto speculazione come è già successo altre volte. A meno che l’Unione Europea non tiri fuori un cilindro dal cappello, ci sarà il rischio più avanti di una manovra finanziaria pesantissima. Questa strada sinceramente ora non so dove andrà a finire.
In base ai punti 1-4, la mia unica certezza oggi come oggi è questa: NIENTE TORNERA’ PIU’ COME PRIMA. Anche nello scenario più ottimista ognuno di noi si dovrà reinventare, dovrà modificare fortemente alcuni dei suoi atteggiamenti e delle sue abitudini. Il nostro Paese perderà, inizialmente (sapete poi che io sono un’ottimista, quindi credo che lavorando bene si potrà recuperarla), una parte della sua ricchezza e quindi sono ad indicarti alcuni spunti che mi hanno aiutato a superare crisi precedenti:
a. Smettila di parlare dei governi e di che cosa dovrebbero fare per aiutarti. Quando sei in mezzo al deserto non puoi permetterti di lamentarti dei beduini che non ti prestano la loro acqua. Devi SOPRAVVIVERE! Pensare a quello che dovrebbero fare i governi non ti aiuta a far crescere la tua azienda e a recuperare acqua (a meno che tu non sia in una posizione da poter influenzare quello che decidono nelle commissioni parlamentari, cosa davvero poco probabile).
b. Smetti, se lo fai, di guardare le borse o i mercati. Tu non puoi fare nulla per far salire o scendere lo spread o la Borsa. Se hai investimenti, per Diana, seguili ma sappi che se oggi sei dentro a questo frullatore, nella maggior parte dei casi per un po’ di tempo prenderai sonore mazzate. Le tempeste di sabbia quando sei nel deserto ti distraggono e ti fanno perdere focus. Tu non devi andare a cercarle ma devi RIMANERE FOCALIZZATO SULL’OBIETTIVO che è arrivare alla prima oasi.
Anche se può sembrare paradossale a volte può aiutare pensare di avere perso tutto. Qual E’ IL TUO PIANO B?
c. Renditi conto che, anche se folle e tragica, questa E’ LA NUOVA NORMALITA’, cioè per un po’ di tempo lavoreremo a singhiozzo e MOLTO DEL BUSINESS CHE IN PRECEDENZA DAVAMO PER SCONTATO NON TORNERA’ PIU’. Credimi, dentro di me, io mi sveglio la mattina e mi dico “cribbio speriamo che sia tutto un sogno e che tutto torna come prima…” e invece no. I miei quasi 18 milioni di fatturato ME LI DOVRO’ RICONQUISTARE, uno alla volta a partire da quando uscirò di casa. Quindi come faccio? Come mi devo ingegnare? Che prodotto devo fare? Che cosa andrà dopo la crisi sanitaria? Come farò a contattare i clienti? E, soprattutto, in un momento di calo del fatturato e di sensazione di calo di ricchezza, come dovrò modificare i miei prodotti e servizi di modo che siano una proposta di un valore tale che NESSUN CLIENTE, anche se provvisto di poco denaro, mi possa dire di NO?
d. Pensa all’acqua: ne devi avere per arrivare fino a fine agosto o, meglio ancora, a fine settembre. Se te ne manca, inizia a pensare ADESSO come farai a recuperarla: lavora sul costo del personale, taglia le cose al minimo, differisci nel tempo gli investimenti che non hanno un ritorno immediato, inizia a promuovere e a pensare come generare la liquidità che ti manca oggi, costruisci un e-commerce, trova nuovi clienti e nuove nicchie e, come dice il mio amico Francesco Cardone, fai offerte shock ai clienti, di un valore tale che possano solo acquistare. Non pensare che qualcuno verrà in tuo aiuto. E’ triste dirlo ma siamo da soli.
e. Come in qualsiasi battaglia per la sopravvivenza ricordati di comportarti con onore: non mandare indietro le fatture ai fornitori se non puoi pagarli ma elabora con loro soluzioni win win, prova ai coinvolgere i tuoi collaboratori nella generazione del valore creando percorsi di incentivazione economica e non limitarti a tagliarli, continua a studiare e a crescere tu ma, mentre fai tutto questo, inizia a ripensare tutti i paradigmi finanziari su cui basavi la tua azienda e la tua esistenza.
Vivevamo in un mondo che era drogato, con molte persone in zona di comfort, dove mancavano leader carismatici ed è bastata una cavolo di influenza modificata a mandare in panne quasi tutto il nostro sistema. Anche se non è piacevole forse avevamo tutti bisogno di una scossa del genere. Fatto sta che a inizio aprile (o non appena il caldo ci aiuti a debellare questo virus) ci troveremo tutti sani ma con di fronte a noi il deserto.
Attraversarlo sarà una vera lotta. Alcuni non ce la faranno o, impauriti dall’uscire dalla zona di comfort, penseranno di fermarsi all’ombra di una roccia sperando che arrivi qualcuno a salvarli.
Io con OSM e i suoi amici proverò a portare 10.000 imprese dall’altra parte. E, quando saremo dall’altra parte del deserto, comincerà la nostra riscossa!
Non mollare! Ti aiuteremo nella traversata, ma tu preparati a una bella sfacchinata.
Ci vediamo domani alle 14:30 per la diretta di Carlo Duecento.
PS: ogni tanto anche a me piace pensare che questo sia tutto un sogno e che domani quando mi sveglio tutto tornerà come prima...
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