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05/03/2020
CORONAVIRUS VADEMECUM DI SOLUZIONI PER LA PICCOLA E MEDIA IMPRESA
L’emergenza del Coronavirus continua. Ora il governo ha limitato drasticamente numerose attività e dobbiamo far buon viso a cattiva sorte. Ho pubblicato già diversi articoli sull’argomento. In questo, nonostante in alcuni momenti sarò ripetitivo, mi vorrei concentrare un po’ di più sulle opportunità.
Anche se ogni tanto mi piace dare addosso a questo o a quel politico, questo articolo non conterrà alcun attacco. E’ inutile cercare di influenzare quello che non controlliamo. Ci porta solo a morire più incazzati. Molto meglio che ci concentriamo sulle soluzioni e sulle risorse che POSSIAMO controllare.
Innanzi tutto:
1. Il virus, come tutti i virus influenzali, con l’arrivo del caldo dovrebbe spegnersi quindi ci aspettiamo che se arriviamo ad aprile, poi le cose miglioreranno. Fine marzo, inizio aprile dovrebbe vedere un calo dei contagi e da lì il governo pian piano dovrebbe allentare i blocchi e si comincia a tornare alla normalità. Non dobbiamo però nasconderci dietro un dito: per molti il danno è stato molto importante. Immaginate le mense scolastiche (e come conseguenza la produzione agroalimentare), il turismo, la ristorazione, gli aerei, gli hotel, ecc, insomma una bella botta.
- Devi fare uno stress test finanziario:
- Se sei in settori non legati all’hospitality (ristorazione, alberghi e quello che ci ruota intorno) devi aspettarti che a parte le ultime due settimane di febbraio andranno piuttosto male (anche se lotteremo per evitarlo e per ridurre i danni, vedi più avanti) anche Marzo e Aprile. Se sei fuori da quei settori e riesci a produrre (non sei in una situazione dove la componentistica deve arrivarti dalla Cina) ad Aprile inizierai a ripartire e a Maggio dovresti tornare a regime. Immagina però che Marzo e Aprile saranno in calo anche di oltre il 50%. Hai i soldi? Se non ce li hai:
- Riduci i costi che non sono essenziali
- Negozia in anticipo con i fornitori
- Negozia, se hai un buon rapporto, con la banca
- Richiedi sconto sull’affitto
Se tu avessi aderito alla rottamazione o alla rateizzazione delle cartelle Equitalia e ti rendessi conto di non essere in grado di pagare le prossime rate, per favore contatta subito Imprenditore Non Sei Solo a info@imprenditorenonseisolo.it così che ti mettiamo in contatto rapidamente con uno dei nostri commercialisti che ti può aiutare a vedere qual è il modo migliore di approcciare la cosa.2.
2. Se operi in settori legati all’hospitality, ti devi dare una mossa e devi partire subito a promuovere come un pazzo, soprattutto se facevi affidamento sui turisti stranieri. A Pasqua molti non verranno e diversi potrebbero, a causa dell’esplosione del coronavirus nel loro paese o impauriti dai giornali, decidere di non fare le vacanze estive in Italia. Costruisci e promuovi dei pacchetti per turisti italiani, guarda nel tuo data base per tutti quelli che ti sono mai venuti a trovare e telefonagli, visitali, valli a trovare. Se sono venuti una volta, possono tornare. Se hai un ristorante parti a fare offerte, eventi, cene speciali, accordi con le aziende per i loro incontri, ecc. ecc.
Anche tu fai lo stress test finanziario, solo un po’ più duro. Aspettati di avere entrate in calo anche del 50% fino a settembre. Come faresti in un caso del genere?2. Recupera cash con il recupero crediti mettendo una persona dedicata all’attività oppure, se sai di avere a che fare con un’azienda che non è stata influenzata dalle misure contro l’epidemia, potresti anche promuovere pagamento anticipato delle fatture che scadono nel futuro con uno sconto. Ti permetterà di avere liquidità subito.
3. Se operi con pezzi di ricambio che arrivano dall’Oriente aspettati che ci sia un buco che va dalle tre alle sei settimane nella supply chain. Cerca di riscovare dei fornitori locali o, se hai il magazzino pieno, potresti sentire alcuni tuoi competitor e condividere con loro i tuoi pezzi di ricambio in sovrappiù ed avere accesso ai loro. In Cina, dove hanno imparato l’agilità, ci sono stati ristoranti che, dovendo restare vuoti, hanno messo in vendita le derrate alimentari al pubblico e sono riusciti anche a venderle.
4. OPPORTUNITA’: se sei una di quelle aziende che ha subito fortemente la concorrenza della manifattura made in China, sappi che forse per te si potrebbe aprire una stagione di opportunità: la supply chain cinese è in forte difficoltà, ci potrebbero essere tuoi vecchi clienti che cercano il prodotto e non lo trovano. Ricontatta tutti i tuoi vecchi clienti anche se non eri più competitivo e torna a farti sentire. Anche quando questo spauracchio passerà, molte aziende, soprattutto quelle più strutturate, avranno paura ad appoggiarsi solo a un fornitore in oriente ma vorranno avere dei fornitori di back up qui in Europa. Per esempio, devi sapere che diverse aziende farmaceutiche americane o inglesi stanno andando in crisi perché l’India e la Cina non gli consegnano più antibiotici o ingredienti per le medicine. Potremmo tornare competitivi. Se i cinesi ti avevano tolto il business, beh, forse c’è una nuova opportunità.
5. Comunica con i clienti: informali di quello che sta facendo la tua impresa, sii trasparente, mostra che tu per loro sei disposto ad andare la extra mile. Se tu e la tua azienda ancora non siete presenti sui social in modo importante, sappi che forse questo è il momento di prenderli in considerazione.
Comunica con i clienti esteri: informali che stai bene e di quello che sta succedendo in Italia. Spiega (se è il caso) che nessuno della tua azienda è malato e che ti aspetti di ritornare pienamente operativo (se sei stato in qualche modo bloccato) entro la fine del mese di marzo. Chiedigli di collaborare con i loro governi per ridurre le possibilità di contagio, non tanto per gli effetti medici, che come abbiamo visto probabilmente non sono poi così gravi, quanto per i pesantissimi effetti economici che le misure contro il contagio scatenerebbero nei loro paesi.
Non ritirarti dalla comunicazione: con i clienti, con i venditori e con i potenziali clienti. Sappi che in base al decreto del Presidente del Consiglio di ieri sera non sono vietati gli eventi o la formazione ma solamente gli eventi e la formazione che creino un assembramento che violi la regola del metro di distanza tra le persone. Quindi non cancellare tutti gli eventi e gli incontri che hai in programma: perderesti solo terreno. Rimani in contatto con la tua rete vendita. Crea, se serve, dei piccoli incontri sul territorio. Tieni vicina a te la tua azienda.
6. Se operi nei settori dell’istruzione, della formazione, dell’intrattenimento, della consulenza, delle fiere sappi che nuovi business model basati sulla tecnologia prenderanno piede più rapidamente avendo ricevuto un’accelerazione dalla presente crisi. Stessa cosa potrebbe dirsi di tutto ciò che è legato allo smart working. La presente crisi imprimerà una forte accelerazione alla DIGITALIZZAZIONE che da dopo che il Coronavirus sarà passato diventerà un ingrediente normale delle nostre vite. Pensa a quello che sta accadendo nelle scuole superiori e medie con i ragazzi che studiano a distanza e fanno i webinar: la tecnologia cambierà ancora di più le nostre e le loro vite. Come puoi rendere la tua azienda ancora più tecnologica?
7. Esplora nuovi modi di portare il tuo valore: potenzia l’e-commerce, se sei nell’hospitality prendi in considerazione il delivery appoggiandoti inizialmente a una delle tante piattaforme che ci sono e diventando uno studente di questa nuova attività. Chiaramente non abbandonare quello che stai facendo ora per correre solo dietro alla nuova tendenza. Inizia la formazione a distanza abbracciando webinar e dirette Facebook per comunicare.
8. Se ti rendessi conto che, a causa del calo del business, non riesci a far fronte ai costi del personale, senti subito il tuo consulente per attivare le misure di cassa integrazione. Lo so, le odio anche io ma, a volte, per salvare l’azienda non c’è altra scelta. Se non avessi un consulente del lavoro bravo che ti può seguire, chiedi a noi e ti metteremo in contatto rapidamente con un consulente del gruppo Partner d’Impresa, commercialisti e consulenti del lavoro che sono dei business coach. Se non sai che cosa fare per ridurre i costi, cribbio NON FARTI BLOCCARE DALLA PAURA! Vieni in una delle nostre sedi o a uno dei nostri eventi (dove le persone si siedono rigorosamente a 1 metro di distanza) e grida aiuto: ti aiutiamo noi. Non andare sott’acqua.
9. Se hai una rete vendita o una rete esterna che visita i clienti, non permettere che la paura prenda il sopravvento ma assicurati che abbiano un progetto e che visitino i clienti o, se sono impauriti, che li contattino tramite Skype. Sappi che, anche in momenti di crisi, i semilavorati della vendita (appuntamenti fissati, visite a clienti, preventivi, ecc) portano a dei risultati. Se vai a visitare i clienti qualcosa raccogli, se stai su FB a postare sul Coronavirus forse un po’ meno. Non c’è nulla di male a spingere i tuoi uomini.
10. Ricordati che, anche se c’è una crisi, i tuoi creditori e lo Stato non vorrà da te sentir parola. Quindi devi organizzarti così che anche se sei in crisi, non siete tutti occupati a parlare di coronavirus e a comprare le mascherine e l’amuchina. Metti una persona del tuo staff a gestire la crisi (o gestiscila tu) ma metti un manager forte a spingere i risultati aziendali (le vendite, l’erogazione, ecc).
11. Che ci metta un mese, che ce ne metta due, che utilizzi anche tutto aprile, una cosa è certa: prima o poi questa storia del Corona Virus terminerà e allora, un po’ alla volta, sia che il governo adotti misure per l’economia o no, si tornerà verso la normalità. L’essenza di questo mio vademecum è che quando arriva quel momento la tua azienda si trovi pronta a cogliere le opportunità e a ripartire. Perché sappi che una ripartenza ci sarà. Agilità, rapidità di decisione, versatilità, desiderio di re-inventare il modello di business, e anche un po’ di creatività, saranno alcune delle nuove abilità richieste nell’affrontare questo periodo.
Sappi poi che alla fine di questa crisi, come è stato per tutte le crisi del passato, ti troverai davanti un mondo cambiato. Non si tornerà più a come prima, quindi ciò che ci richiede questo evento tragico che sta influenzando il nostro Paese è di a) sopravvivere, b) avere il coraggio di uscire dalla nostra zona di comfort e reinventarsi. Alla fine l’uomo ha sempre sconfitto tutti i virus sulla sua strada ed è diventato sempre più forte e potente.
Sarà così anche questa volta.
Paolo Ruggeri
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