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26/10/2020
COVID E FUTURO: FACCIAMO IL PUNTO-OTTOBRE 2020
A inizio lockdown, nei primi giorni di Marzo 2020, pubblicai le seguenti previsioni, basate su ciò che conoscevamo e che era successo in Cina:
a) Metà Aprile si riapre
b) Revenge Shopping dopo la riapertura
c) Poi arriverà l’inverno economico con un raffreddamento del mercato e la necessità di attraversare il deserto (vi ricordate che parlavamo di proteggere l’acqua, di costruire liquidità, ecc) e questo si protrarrà fino alla fine del 2020.
Sul punto a) ci sbagliammo di due o tre settimane, perché la riapertura avvenne nelle prime due settimane di Maggio.
Il punto b) è quello che la maggior parte delle aziende Italiane hanno vissuto in questi tre-quattro mesi dopo la riapertura. Le nostre statistiche ci dicono che nei mesi di Luglio, Agosto e Settembre circa 7 aziende italiane su 10 hanno avuto i propri fatturati in incremento mese su mese rispetto al 2019. Eccezione chiaramente sono state le aziende dei settori più colpiti come le fiere, eventi, turismo, viaggi in città d’arte o all’estero, ecc.
Ora, con il decreto del 18 Ottobre siamo ufficialmente entrati nell’inverno economico nel senso che, forse anche a causa della eccessiva negatività e del pessimismo con cui sono stati presentati i dati e le prospettive, anche dove le restrizioni non abbiano impattato le imprese si sta creando un po’ di insicurezza sul mercato (e, in alcuni casi, anche paura) che, di fatto, influenza i comportamenti delle aziende e dei consumatori.
Questa è la fase del deserto a cui mi riferivo a inizio Marzo: ora le nostre aziende devono giocare bene e con attenzione.
Quando la situazione intorno a sé diventa piuttosto insicura, una delle cose che ogni imprenditore o imprenditrice deve imparare a fare è quella di FARE UNA PREVISIONE DEGLI EVENTI e, in seguito, grazie a questa previsione, costruire UNA STRATEGIA da eseguire e da condividere con i propri uomini. Se è vero che tutte le cose vengono create due volte, se noi rimanessimo nella confusione, quello che creeremmo sarebbe, appunto, solo confusione. E essendo in confusione non riusciremo a costruire niente di valido ma finiremmo per consumare tutte le risorse che abbiamo (e anche quel poco di liquidità che avessimo accantonato).
Questo documento serve proprio a questo: a fare dei ragionamenti e delle previsioni che, come dimostrano i dati riportati sopra, non sempre saranno azzeccate ma che comunque saranno utili per aiutarci a costruire una strategia.
La domanda che dobbiamo porci è CHE COSA SUCCEDERA’ NEI PROSSIMI MESI?
PARTIAMO DAL VIRUS
Esistono 4 modi in cui il virus potrebbe scomparire e porre fine a questa storia:
1. Il virus semplicemente e magicamente scompare. Non se ne sente più parlare. Opzione che ritengo particolarmente improbabile.
2. Il "Sistema Cinese" basato su una grandissima capacità organizzativa e di esecuzione che, per esempio, prevedeva, fino ad alcuni giorni fa, una quarantena di 14 giorni in hotel designati dal Governo per chiunque entrasse in Cina da qualunque Paese e strettissimo controllo su qualsiasi tipo di caso positivo (è notizia di queste ore che per 1 solo caso positivo in una città, le autorità cinesi hanno deciso di effettuare 4 milioni di tamponi in tutta la provincia). Anche se eravamo partiti bene, questa opzione oggi non è ipotizzabile per il nostro Paese: troppa confusione, strutture sanitarie e di controllo che non sono state rinforzate, ecc (mentre la Cina, per 1 solo caso positivo, effettua 4 milioni di tamponi, in Emilia Romagna fino a pochi giorni fa un tampone richiedeva anche 4 giorni per avere un responso).
3. L’invenzione di un vaccino a cui si sta lavorando da più parti nel mondo. Ferma restando la difficoltà di raggiungere questo obiettivo in pochi mesi (da anni ricerchiamo un vaccino per l’AIDS o per l’Herpes e non riusciamo a crearne uno), se anche ci fosse la prima versione che viene messa sul mercato, quanti se la farebbero iniettare? Intendiamoci io sono proprio l’opposto dei no-wax. E’ realistico che milioni di persone si sottopongano al vaccino? Anche questa opzione, seppur non impossibile, per me presenta diversi punti di domanda.
4. L’ultimo modo è che il virus non muore e che, un po’ per volta, ci ammaliamo tutti o lo fanno molti di noi. Si dice che nelle province di Bergamo e Brescia il virus si stia diffondendo più lentamente a causa del fatto che molte persone, avendolo già contratto ed essendo guarite, sono diventate immuni e questo rallenta la diffusione.
Io non sono un medico o un ricercatore scientifico e quindi non so valutare quale di queste 4 opzioni sia più probabile, però inizio a sviluppare la forte convinzione di aver fatto un altro errore di valutazione a inizio Marzo: questa faccenda non finirà a Dicembre ma finirà quando il punto 3 o il punto 4 saranno stati raggiunti.
Fare questi pensieri mi ha ricordato anche un episodio di un paio di anni fa, quando visitai Tokyo per Natale: anche se l’epidemia della Sars (che aveva creato grandi danni) era terminata, nel metrò di Tokyo il 20-25% delle persone indossava ancora la mascherina!!!! E quindi inizio a pensare che questa malattia, anche se alla fine verrà debellata, sarà vicino a noi per un po’ di tempo, probabilmente anche più in là del Natale.
Prima di far paura alle persone, ci tengo a sottolineare una cosa molto importante: io ho contratto il Corona Virus perché NON HO RISPETTATO LE MISURE PREVENTIVE. Chi rispetta le misure preventive ha molto meno da preoccuparsi e potrebbe anche non ammalarsi mai.
LA SITUAZIONE DI OGGI: CHE COSA ACCADRA’ NELLE PROSSIME SETTIMANE?
Nelle prossime due settimane potremo vedere i contagi calare (e, di conseguenza, scongiurare il riempirsi delle terapie intensive) e, in quel caso, pur con diverse restrizioni, pian piano la situazione si stabilizzerebbe e io penso che le restrizioni verrebbero allentate, in una certa misura ma non completamente, verso la metà di Dicembre (non potremmo allentarle del tutto perché, come abbiamo detto, non abbiamo un sistema per far scomparire il virus).
Oppure potremmo vedere, come sono portato a pensare (60-40), i contagi che continuano ad aumentare nonostante le recenti misure intraprese. In questo caso sappiamo dal Governo che, fermo restando che non intendono in alcun modo fermare le industrie, progressivamente metterebbero sempre più restrizioni: vedremmo dunque, più o meno in quest’ordine: chiusura delle scuole, chiusura dei negozi non alimentari, obbligo di smart working per tutto il personale non produttivo, chiusura delle regioni e, solo come ultimissima opzione, un lockdown totale di due settimane.
Vista la situazione difficile dei conti pubblici penso proprio che, se un lockdown totale verrà fatto, questo avverrà PRIMA del Natale e, quindi, al massimo entro la fine di Novembre. Bloccare tutto per la stagione natalizia, infatti avrebbe un effetto DEVASTANTE e, potremmo dire, definitivo sull’economia del Paese.
Io mi aspetto invece che durante il periodo Natalizio (15-30 dicembre) le restrizioni verranno alleggerite leggermente e dunque in quel periodo avremo una ricrescita dell’economia. Non so se ci faranno fare il cenone di Capodanno con il plexiglass… Non penso sarà un Natale figo come gli altri anni, sarà un Natale sottotono ma comunque – penso – con meno restrizioni di quelle che abbiamo oggi.
Quindi: rallentamento dell’economia (anche se dopo parleremo delle soluzioni) da adesso fino a quando le restrizioni faranno presa sui contagi, un Natale in crescita ma un po’ sottotono rispetto agli altri anni e, infine, arriviamo a Gennaio 2021.
A Gennaio i nostri problemi non saranno risolti. Ci sarà il freddo e il virus, non sconfitto con alcuno dei 4 metodi di cui sopra, tornerà e quindi ci sarà sofferenza di nuovo – anche se meno marcata rispetto al 2020 – fino a Maggio 2021 quando già sappiamo che a causa della bella stagione, ecc tornerà il sereno.
Poi non ho idea di quello che succederà. Siccome sono un ottimista penso, e spero, che lì avremo trovato una soluzione. Anche se non l’avessimo trovata, potremo aspettarci un periodo positivo che è quello Maggio- metà Ottobre 2021.
LE MIE CONCLUSIONI E LA MIA STRATEGIA
Ci tengo ancora una volta a sottolineare che questa è LA MIA previsione, che mi serve – appunto – per costruirmi una strategia e sapere che cosa devo preparare. Tu, essendo più bravo/a di me, potresti avere una tua idea diversa dalla mia e quindi adotterai una strategia differente. Quello che ci tengo a sottolineare è che questo esercizio, se fai l’imprenditore, lo devi fare perché non archivieremo questo problema del Covid così in fretta.
1) Mi devo preparare ad avere dei clienti un po’ più freddini in questi ultimi giorni di Ottobre e, secondo me, per quasi tutto il mese di Novembre. E’ importante che, per ovviare a questa scena, io metta in campo tutte le contromisure possibili:
a. No pessimismo e no effetto/vittima/lamento/teorie della cospirazione: questi saranno i primi imprenditori a cadere.
b. Analisi e gestione del cash (Durante la fase revenge shopping dovresti aver messo da parte qualche soldino, devi fare uno studio di eventuali costi da ridurre temporaneamente usando la cig, ecc, puoi accedere alle risorse messe a disposizione dallo Stato o, come abbiamo detto ieri, in alcuni casi potrebbe essere un’idea anche quella di chiudere part time o per qualche settimana). Sappi che se tu dovessi avere bisogno di una mano, ti aiuteremo con delle coaching gratuite per capire come muoverti.
c. IMPORTANTISSIMO: devi gestire LA PAURA dei clienti. Devi mettere in funzione misure di sicurezza preventive molto rigide e farle rispettare. Alcune persone hanno paura di ammalarsi e tu devi comunicare ai tuoi clienti e al mercato, su base ripetitiva, che la tua è un’azienda sicura e che i tuoi funzionari che vanno nelle aziende “fanno il tampone ogni mese”, ecc, ecc. Le nostre statistiche sugli studi dentistici, per esempio, negli ultimi dieci giorni ci mostrano un picco di disdette degli appuntamenti da parte dei pazienti: diversi di loro hanno paura per il Covid. Devi tranquillizzarli in modo PREVENTIVO.
d. Metti in funzione le attività di marketing: ricontatta tutti i clienti, chiedi come stanno e se puoi fare qualcosa per loro, sii loro vicino. Se sei nei settori molto colpiti come quelli della ristorazione, segui le tante idee che abbiamo fornito nel gruppo MBS o nel gruppo OSM Restaurant.
2) Tutte queste azioni mi permetteranno di essere pronto/a per il rimbalzo che ci sarà dopo i primi 10/15 giorni di Dicembre o subito dopo che le statistiche in calo del virus porteranno a un rilassamento delle misure restrittive e a dei messaggi più positivi. Attenzione: chi nei mesi di Aprile e Maggio 2020 non è stato vicino ai clienti, ha goduto in modo molto molto debole della fase di revenge shopping e di crescita dell’economia. Non puoi pensare, infatti, di andare dai tuoi clienti solo quando hai bisogno dei loro soldi…
Non ho idea quanto durerà questo rimbalzo. Potrebbe protrarsi anche per una parte di Gennaio 2021 e noi dobbiamo mettere tutto il fieno possibile in cascina ma, in qualche momento dell’inizio dell’anno 2021, mi aspetto che il virus tornerà a farsi sentire. E lì di nuovo sarà attività a singhiozzo fino a Maggio.
LE OPPORTUNITA’
Con uno scenario del genere, sorprende anche che uno si metta a scrivere di opportunità. Io però ne vedo diverse per chi saprà interpretare questa situazione nel modo giusto. Innanzi-tutto mi sono ritornate in mente le mascherine di Tokyo nel 2018: anche se alla fine sconfiggeremo il virus, alcuni aspetti di questa situazione non torneranno mai più alla normalità.
Di conseguenza serve che OGNUNA DELLE NOSTRE AZIENDE abbia uno scatto evolutivo. Una parte del nostro business rimarrà uguale e tornerà alla normalità, ok. Un’altra parte, invece, sarà COMPLETAMENTE O MOLTO DIVERSA. E allora una parte del nostro tempo dobbiamo gioco forza accettare la sfida e sperimentare: costruire un e-commerce, lanciarsi nella delivery, fare i bond della ristorazione, vendere non solo formazione in presenza ma anche contenuti audio video ed app, istituire un ufficio marketing con almeno una persona full time e molto capace, sono solo alcune delle idee che mi vengono di getto.
Dobbiamo anche sapere che, anche se OSM e tutte le persone che ci aiutano, ci metteranno l’anima per sostenere le imprese in difficoltà – in molti casi pure gratuitamente – alcuni dei nostri concorrenti non ce la faranno e dovranno chiudere, uscire da alcuni settori o ridurre ai minimi termini le loro attività. Ci saranno quindi negozi e locali che di colpo diventeranno disponibili – e ad un buon prezzo – in belle zone della città, piccoli concorrenti che vorranno essere comprati o che smetteranno, talenti alla ricerca di una nuova occupazione, clienti che potranno essere sviluppati e, chiunque avrà messo a punto una tecnologia superiore per affrontare il proprio mercato, alla fine ne uscirà da grande vincitore.
Oggi la natura è intervenuta sul genere umano per spingerlo e spronarlo alla ricerca di una evoluzione. Nonostante il lavoro che dovranno fare gli Stati, questa evoluzione è in realtà un lavoro che compete anche ad ognuno di noi: affrontare le sfide che questo nuovo scenario di mercato – che non è più solo una crisi passeggera – ci pone davanti e sviluppare e far emergere il meglio di noi.
Se vi interessa potremmo sviscerare queste idee in una prossima diretta ma intanto fai una previsione e costruisciti una strategia.
Spero che, anche se non perfetta, la mia analisi possa aiutarvi a fare qualche riflessione e a individuare una direzione da dare al vostro progetto.
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