Dove lo trovi un paese in cui, se l'impresa è in difficoltà e devi licenziare una persona che hai assunto devi pagarle da 17 a 24 mensilità?
Dove lo trovi un paese in cui se l'azienda ha perso soldi, devi comunque pagare l'Irap in quanto questa tassa non tiene conto di tutti i costi che hai sostenuto?
Dove lo trovi un paese in cui per dare 1000 euro netti ad un dipendente, devi pagarne 2400 come costo azienda?
Dove lo trovi un paese che se ti metti a mandare 100 fax a potenziali clienti per fare un po' di pubblicità, c'è un garante strapagato dallo Stato che ti manda una diffida e devi prendere un avvocato per difenderti?
Dove lo trovi un paese che, se sei un professionista, non ti permette di scaricare le spese di viaggio, la benzina o l'auto ma ti tassa anche su tali spese considerandole degli utili?
Dove lo trovi un paese che se intesti un automobile all'azienda ti permette di scaricarne solo il 40% perché considera che il 60% del tempo di fatto tu la usi per i tuoi fatti personali (come se tutti fossimo fancazzisti come quelli che lavorano in politica)?
Dove lo trovi un paese in cui, se c'è un terremoto, invece che mandarti gli aiuti per far ripartire l'impresa, vieni indagato dalla magistratura perché dieci anni fa quando hai commissionato il capannone non hai pensato ai criteri antisismici, mentre la tua è una regione che lo stesso governo ha definito essere a bassissimo rischio sismico?
Dove lo trovi un paese dove una persona finisce l'università di economia e commercio e non ha partecipato a un solo corso di vendita, a un solo corso di customer satisfaction o a un solo corso che gli spieghi come dovrebbe gestire le sue finanze personali?
Dove lo trovi un paese in cui viene tassato il reddito che hai creato per l'impresa, poi viene tassato il dividendo che ti paghi e in più molte delle voci di costo della tua impresa non sono deducibili?
Dove lo trovi un paese in cui una certa parte della politica insiste e insiste per definire gli imprenditori "profittatori", "evasori" e "gente di malaffare"? (il tutto per nascondere le loro di magagne o perché vorrebbero che noi tutti si tornasse a pagare tangenti come ai vecchi tempi del PCI e della DC)?
Dove lo trovi un paese dove le banche se vuoi farti prestare 100.000 euro, devi mettergliene 100.000 in banca per comprare un'obbligazione?
Dove lo trovi un paese che nel caso di contenzioso che la tua impresa ha con l'amministrazione tributaria, spesso la prova è invertita?
Immagina anche che questo accada nel paese più bello del mondo, con la cultura, l'arte e la storia più avvincente del mondo, con l'inventiva e la creatività migliore del mondo e avresti un paese solo: l'Italia, il paese più difficile del mondo per chi fa impresa. Ora, se hai davvero le palle, l'impresa non vai a farla a New Dehli, a New York a Nizza o a Pechino. Lì è troppo facile. Se vuoi davvero crescere come imprenditore devi iscriverti al torneo più difficile del mondo: fare impresa nel nostro paese.
E' giusto quindi celebrare tutte le grandissime persone, siano esse italiane o extracomunitarie, imprenditori di grandi imprese o artigiani, professionisti o soci di Spa, Accomandanti di Sas o soci di SNC, cooperatori o titolari di partita IVA che hanno il coraggio e l'ardore di continuare fare business in Italia, il paese più difficile del mondo per chi fa impresa.
Sia che siate in utile o meno, sia che abbiate liquidità positiva o negativa, che assumiate o siate in recessione, per me e per molti altri SIETE DEGLI EROI, gente di coraggio e con le palle. Se la vostra impresa rimane in piedi sappiate che siete i migliori del mondo perché, come sapete bene anche voi, non esiste campionato più duro di questo.
Gli imprenditori italiani = i più forti del mondo.
Paolo Ruggeri
Desideri rimanere aggiornato sui temi del management e della gestione d'impresa?
Iscriviti ora alla nostra Newsletter. Condividi la conoscenza e scopri come migliorare stabilmente le tue performances aziendali.