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03/05/2019
GAUDAGNARE BENE IN CINQUE MOSSE, SESTA PUNTATA: LA DELEGA
Se hai lavorato davvero sulla tua personalità, se hai identificato una nicchia in cui diventare il numero 1 e se stai scambiando in abbondanza, allora le tue entrate e i tuoi guadagni stanno aumentando o, se sei all’inizio di questo processo (cosa che, per assurdo, potrebbe anche andare avanti da anni; è quello che succede se non si fanno mai le cose giuste: ci si muove un casino ma si rimane cmq al punto di partenza) presto aumenteranno.
Quindi vediamo le due condizioni possibili: 1) Non stai ancora guadagnando, se sei un professionista o, se sei una società, le vendite non stanno schizzando in abbondanza:
In questo caso devi tornare allo Story Board e fare DAVVERO le tre cose che compongono la prima mossa:
- Lavora sulla tua personalità (riguardati il test e metti in atto i rimedi; leggi le 10 Regole del Successo perché, ti assicuro, che ci sono dei concetti che non hai ancora afferrato)
- Ogni cliente, anche piccolo, che acquisisci scambia in abbondanza
- Identifica una nicchia in cui realisticamente puoi diventare il migliore del mondo e dichiaralo
2) Stai guadagnando bene o, se sei una società, le vendite vanno alla grande e hai un sacco di clienti che ti cercano:
In questo caso è giunto il momento di passare alla seconda mossa: DELEGARE, cioè costruire altre persone che possano svolgere con successo quello che fai tu.
Esistono numerose confusioni su questa importante attività, che a mio avviso possono essere riassunte in:
Il punto a) è l’errore dei principianti. Cercano di sbolognare o di trovare un mago che arrivi, casomai anche pagandolo poco, e che risolva tutti i problemi che tu vai cercando di risolvere da anni (tipo portarti nuovi clienti danarosi, far vendere online il tuo sito wordpress fatto con 500 euro, far diventare la tua un’azienda leader nel mondo, ecc).
La regola principale nella delega, nella piccola e media impresa, come ti spiego nel Corso della App OSM Corsi (vedi video) è PRIMA VINCI TU: prima tu ottieni risultati in quell’importante attività, in questo modo puoi inserire una persona mediamente capace e darle un sistema da eseguire che la porterà al risultato. In altri modi NON FUNZIONA, a meno che tu non possa pagare il top di gamma del compenso per portarti a casa una persona davvero davvero in gamba in quell’attività. E, stai bene attento, che quella persona SICURAMENTE non sarà una persona che risponde a degli annunci di lavoro (se uno è davvero in gamba, non ha bisogno di rispondere agli annunci) ma sarà una persona che hai incontrato, di cui hai notato il grande talento e alla quale fai un’offerta.
Quindi: prima vinci tu, sviluppi la tecnologia e il sistema per ottenere risultati in quella mansione. Ora PUOI scrivere un manuale dettagliato che dica per filo e per segno come si fa a svolgere quel lavoro. Quando scrivi il manuale non stai scrivendo una job description di una paginetta, ma devi scrivere un manuale DETTAGLIATO che dica come si fa quel lavoro. Mentre lo scrivi pensa a me: se Paolo che non conosce niente della mia azienda e del mio prodotto/servizio venisse in azienda da me a fare il capo turno, con questo manuale saprebbe diventare IMMEDIATAMENTE operativo? Se la risposta è no, continua a lavorarci mentre cerchi la persona.
Se invece sbuffi e dici “che palle” torna al punto di partenza (test da rifare e 10 regole del successo da leggere).
E con questo abbiamo messo a posto anche il punto c).
Tutte queste procedure, che ti ho spiegato fino adesso sono descritte nel libro DELEGARE in 1 ORA che costa 1.99 Euro ed è disponibile su Itunes e su google play
https://itunes.apple.com/mt/book/impara-a-delegare-in-1-ora/id1189053323?mt=11
https://play.google.com/store/books/details/Paolo_A_Ruggeri_Impara_a_delegare_in_1_ora?id=YNvEDQAAQBAJ
Tutti dovrebbero aver già letto questo ebook e, se ancora non l’hai fatto, devi farlo ora.
Oppure le trovi nel Corso Delega Efficace della APP OSM Corsi che costa un pochettino di più ma che ha un sacco di interventi di imprenditori che ti spiegano: https://engageeditore.com/prodotto/delega-efficace/
Passiamo ora alle difficoltà sul punto b) Non sei bravo/a a motivare o a interessare la gente. Fermo restando quello che hai già visto nell’Analisi I Profile:
Anche se le paghi le persone le devi trattare bene e devi far loro vivere una bella esperienza mentre sono con te.
Tu sei responsabile dei risultati della persona, quindi le spieghi, le fai leggere il manuale, e poi con gentilezza e determinazione la inizi a spronare/ affiancare/ dare delle cose da fare per far sì che faccia il suo lavoro e ottenga dei risultati.
Le persone devono ricevere apprezzamenti o elogi su base costante, per ogni piccola cosa che fanno bene. Per te, casomai, quella è una cavolata. Per loro che sono pieni di confusioni è un GRANDE risultato. Se lavori a stretto contatto con una persona, devi elogiarla almeno cinque o sei volte al giorno e lo stile deve essere positivo.
La persona ogni tanto sbaglierà: la correggi facendo il sandwich: un lato positivo, la cosa che vorresti migliorasse, un altro lato positivo a concludere (detta così è un po’ semplicistica ma sui social si riesce a fare questo. Ti viene spiegato esattamente come si fa sulla APP OSM Corsi). L’essenza è che c’è fermezza sulla cosa non fatta bene ma lo stile rimane positivo.
Dopo qualche giorno che la persona lavora con te devi cercare anche di capire quali sono I SUOI sogni/desideri/ambizioni e farle vedere come, lavorando con te e diventando bravissima in quello che fa, potrà fare degli importanti balzi in avanti in quella direzione. Se mi dici che nella tua azienda questo non è possibile, chiudi o fai uno one man show perché vuol dire che con le persone non ce la farai mai (anzi ritorna al punto di partenza: leggi di nuovo LE 10 Regole). Le mie aziende esistono per portare i miei collaboratori al successo. Nota che ho detto collaboratori e non clienti. Ca va sans dire che noi lavoriamo per portare al successo i clienti, ma i collaboratori devono venire prima. Lo vado dicendo dal 1997: il collaboratore è un cliente interno, anzi il tuo miglior cliente.
I miei collaboratori quando hanno a che fare con me vivono emozioni contrastanti: passano dalla paura nel caso in cui non stessero lavorando a quello che abbiamo ASSIEME concordato (sanno che io sono comprensivissimo ma se prendiamo un accordo che si lavorerà a qualcosa, poi loro lo devono fare o perlomeno mi devono avvisare prima che questo non è possibile. Non è mai un problema essere in difficoltà, basta che io sia stato avvertito) al divertimento più sfrenato. Io credo nel cazzeggio, nel capo poco serio e che vive un po’ come amici miei ma… i fatturati devono essere in crescita. Le nostre riunioni dell’ufficio marketing o dell’area editoria sono come entrare in un film comico, ma otteniamo un sacco di cose fatte. Le persone stanno in ufficio o attaccate allo smartphone per lavoro la maggior parte delle loro vite. Io credo che dobbiamo rendere quei momenti delle esperienze di valore, allora vedrai le persone che si trasformano.
Quindi: causatività, manuale perfetto, training (una costante in tutte le mie aziende: le persone devono studiare due giorni al mese se non sono manager e un giorno al mese se sono manager. Nessuno escluso. E le persone devono studiare per migliorare non come dipendenti ma come esseri umani. Questo è un grande segreto), stile positivo, divertimento, siamo lì per aiutarle a raggiungere le loro mete. Sorriso. Tanto. Le persone sono produttive in un clima positivo.
Statistiche: ogni persona in una mia azienda ha una statistica. Se non dai una statistica alle persone, loro saranno confuse e non capiranno che cosa significa attività produttiva. Se le statistiche non vanno bene, mi devo considerare causa e intervenire per aiutare. Se qualcuno non vuole le statistiche o mi dice che non è possibile portarle ad un livello accettabile, vola fuori dalla finestra.
Se dopo due mesi che lavoro con una persona in questo modo, non vedo cambiamenti positivi, non dico la perfezione ma perlomeno dei segnali o delle vittorie, la persona non va bene. Posso essere io ad aver sbagliato persona o è lei che per mille motivi non è in grado di farcela. Puoi provare un mese in più ma, di solito, dovrai aiutarla a ricollocarsi.
Se la persona non è contenta di stare con noi, con me è come se giocasse il Jolly. La mano è finita: dobbiamo aiutarla RAPIDAMENTE a trovare un’azienda in cui si diverta.
Altra cosa importante: devi avere un consigliere per le Risorse Umane. O interno o esterno all’azienda. Non puoi essere tu sempre a decidere da solo in quanto vista la delicatezza della cosa e il fatto che spesso, come imprenditori, siamo incavolati, tristi, troppo entusiasti, troppo depressi, a volte abbiamo le fette di salame sugli occhi e commettiamo errori. Il mio, per esempio, è Sandra Goracci, la nostra COO OSM Partner. A volte mi ha fatto tenere delle persone (avendo anche ragione) o altre volte ha fatto sì che interrompessi dei rapporti nei quali io ancora credevo ma aveva ragione lei. Ovvio che il consigliere dovrebbe essere qualcuno che due cose le conosce, altrimenti affondi l’azienda. Il ruolo di un monarca o di un presidente è quello di avere validi consiglieri. Valgono tanto oro quanto pesano.
Da ultimo: TU DEVI STARE BENE. Devi essere carico e sapere che stai lavorando al progetto più figo della tua vita. A nessuno piace lavorare per un morto vivente. Tu quando arrivi al lavoro deve essere il primo carico a palla. Se non lo sei, torna al punto di partenza (test e 10 regole) e mettiti a posto.
Se sei debole in questa parte della motivazione, ascoltati per un po’ l’Audio Libro I Nuovi Condottieri https://www.paoloruggeri.it/shop.asp?idp=33 e ti assicuro che cambierai stile.
In sintesi: vinci tu e poi impari a duplicarti. L’abilità di duplicarsi è una delle più importanti nel business. Non avviene semplicemente mettendo annunci e assumendo persone brave. Ci devi lavorare, preparando la manualistica, facendo il training e aiutando a vincere le persone. Costruendo in azienda quel clima in cui le persone arrivano al successo.
Se riesci a duplicarti, Dio mio, hai creato il virus che si replica: ben presto scatenerai un’epidemia e fermarti sarà quasi impossibile.
Buon Lavoro e fatemi sapere se avete delle domande.
Paolo Ruggeri
Quindi vediamo le due condizioni possibili: 1) Non stai ancora guadagnando, se sei un professionista o, se sei una società, le vendite non stanno schizzando in abbondanza:
In questo caso devi tornare allo Story Board e fare DAVVERO le tre cose che compongono la prima mossa:
- Lavora sulla tua personalità (riguardati il test e metti in atto i rimedi; leggi le 10 Regole del Successo perché, ti assicuro, che ci sono dei concetti che non hai ancora afferrato)
- Ogni cliente, anche piccolo, che acquisisci scambia in abbondanza
- Identifica una nicchia in cui realisticamente puoi diventare il migliore del mondo e dichiaralo
2) Stai guadagnando bene o, se sei una società, le vendite vanno alla grande e hai un sacco di clienti che ti cercano:
In questo caso è giunto il momento di passare alla seconda mossa: DELEGARE, cioè costruire altre persone che possano svolgere con successo quello che fai tu.
Esistono numerose confusioni su questa importante attività, che a mio avviso possono essere riassunte in:
- a. Cerchi di delegare quello che non sai fare nemmeno tu (sarà un bagno di sangue, te lo assicuro)
- b. Non sei bravo a motivare o a essere interessante per la gente
- c. Non hai scritto un manuale dettagliato che descriva per filo e per segno come si svolge la mansione che stai cercando di passare a qualcun altro.
- d. Non hai ancora imparato a identificare in fase di colloquio il potenziale delle persone.
Il punto a) è l’errore dei principianti. Cercano di sbolognare o di trovare un mago che arrivi, casomai anche pagandolo poco, e che risolva tutti i problemi che tu vai cercando di risolvere da anni (tipo portarti nuovi clienti danarosi, far vendere online il tuo sito wordpress fatto con 500 euro, far diventare la tua un’azienda leader nel mondo, ecc).
La regola principale nella delega, nella piccola e media impresa, come ti spiego nel Corso della App OSM Corsi (vedi video) è PRIMA VINCI TU: prima tu ottieni risultati in quell’importante attività, in questo modo puoi inserire una persona mediamente capace e darle un sistema da eseguire che la porterà al risultato. In altri modi NON FUNZIONA, a meno che tu non possa pagare il top di gamma del compenso per portarti a casa una persona davvero davvero in gamba in quell’attività. E, stai bene attento, che quella persona SICURAMENTE non sarà una persona che risponde a degli annunci di lavoro (se uno è davvero in gamba, non ha bisogno di rispondere agli annunci) ma sarà una persona che hai incontrato, di cui hai notato il grande talento e alla quale fai un’offerta.
Quindi: prima vinci tu, sviluppi la tecnologia e il sistema per ottenere risultati in quella mansione. Ora PUOI scrivere un manuale dettagliato che dica per filo e per segno come si fa a svolgere quel lavoro. Quando scrivi il manuale non stai scrivendo una job description di una paginetta, ma devi scrivere un manuale DETTAGLIATO che dica come si fa quel lavoro. Mentre lo scrivi pensa a me: se Paolo che non conosce niente della mia azienda e del mio prodotto/servizio venisse in azienda da me a fare il capo turno, con questo manuale saprebbe diventare IMMEDIATAMENTE operativo? Se la risposta è no, continua a lavorarci mentre cerchi la persona.
Se invece sbuffi e dici “che palle” torna al punto di partenza (test da rifare e 10 regole del successo da leggere).
E con questo abbiamo messo a posto anche il punto c).
Tutte queste procedure, che ti ho spiegato fino adesso sono descritte nel libro DELEGARE in 1 ORA che costa 1.99 Euro ed è disponibile su Itunes e su google play
https://itunes.apple.com/mt/book/impara-a-delegare-in-1-ora/id1189053323?mt=11
https://play.google.com/store/books/details/Paolo_A_Ruggeri_Impara_a_delegare_in_1_ora?id=YNvEDQAAQBAJ
Tutti dovrebbero aver già letto questo ebook e, se ancora non l’hai fatto, devi farlo ora.
Oppure le trovi nel Corso Delega Efficace della APP OSM Corsi che costa un pochettino di più ma che ha un sacco di interventi di imprenditori che ti spiegano: https://engageeditore.com/prodotto/delega-efficace/
Passiamo ora alle difficoltà sul punto b) Non sei bravo/a a motivare o a interessare la gente. Fermo restando quello che hai già visto nell’Analisi I Profile:
Anche se le paghi le persone le devi trattare bene e devi far loro vivere una bella esperienza mentre sono con te.
Tu sei responsabile dei risultati della persona, quindi le spieghi, le fai leggere il manuale, e poi con gentilezza e determinazione la inizi a spronare/ affiancare/ dare delle cose da fare per far sì che faccia il suo lavoro e ottenga dei risultati.
Le persone devono ricevere apprezzamenti o elogi su base costante, per ogni piccola cosa che fanno bene. Per te, casomai, quella è una cavolata. Per loro che sono pieni di confusioni è un GRANDE risultato. Se lavori a stretto contatto con una persona, devi elogiarla almeno cinque o sei volte al giorno e lo stile deve essere positivo.
La persona ogni tanto sbaglierà: la correggi facendo il sandwich: un lato positivo, la cosa che vorresti migliorasse, un altro lato positivo a concludere (detta così è un po’ semplicistica ma sui social si riesce a fare questo. Ti viene spiegato esattamente come si fa sulla APP OSM Corsi). L’essenza è che c’è fermezza sulla cosa non fatta bene ma lo stile rimane positivo.
Dopo qualche giorno che la persona lavora con te devi cercare anche di capire quali sono I SUOI sogni/desideri/ambizioni e farle vedere come, lavorando con te e diventando bravissima in quello che fa, potrà fare degli importanti balzi in avanti in quella direzione. Se mi dici che nella tua azienda questo non è possibile, chiudi o fai uno one man show perché vuol dire che con le persone non ce la farai mai (anzi ritorna al punto di partenza: leggi di nuovo LE 10 Regole). Le mie aziende esistono per portare i miei collaboratori al successo. Nota che ho detto collaboratori e non clienti. Ca va sans dire che noi lavoriamo per portare al successo i clienti, ma i collaboratori devono venire prima. Lo vado dicendo dal 1997: il collaboratore è un cliente interno, anzi il tuo miglior cliente.
I miei collaboratori quando hanno a che fare con me vivono emozioni contrastanti: passano dalla paura nel caso in cui non stessero lavorando a quello che abbiamo ASSIEME concordato (sanno che io sono comprensivissimo ma se prendiamo un accordo che si lavorerà a qualcosa, poi loro lo devono fare o perlomeno mi devono avvisare prima che questo non è possibile. Non è mai un problema essere in difficoltà, basta che io sia stato avvertito) al divertimento più sfrenato. Io credo nel cazzeggio, nel capo poco serio e che vive un po’ come amici miei ma… i fatturati devono essere in crescita. Le nostre riunioni dell’ufficio marketing o dell’area editoria sono come entrare in un film comico, ma otteniamo un sacco di cose fatte. Le persone stanno in ufficio o attaccate allo smartphone per lavoro la maggior parte delle loro vite. Io credo che dobbiamo rendere quei momenti delle esperienze di valore, allora vedrai le persone che si trasformano.
Quindi: causatività, manuale perfetto, training (una costante in tutte le mie aziende: le persone devono studiare due giorni al mese se non sono manager e un giorno al mese se sono manager. Nessuno escluso. E le persone devono studiare per migliorare non come dipendenti ma come esseri umani. Questo è un grande segreto), stile positivo, divertimento, siamo lì per aiutarle a raggiungere le loro mete. Sorriso. Tanto. Le persone sono produttive in un clima positivo.
Statistiche: ogni persona in una mia azienda ha una statistica. Se non dai una statistica alle persone, loro saranno confuse e non capiranno che cosa significa attività produttiva. Se le statistiche non vanno bene, mi devo considerare causa e intervenire per aiutare. Se qualcuno non vuole le statistiche o mi dice che non è possibile portarle ad un livello accettabile, vola fuori dalla finestra.
Se dopo due mesi che lavoro con una persona in questo modo, non vedo cambiamenti positivi, non dico la perfezione ma perlomeno dei segnali o delle vittorie, la persona non va bene. Posso essere io ad aver sbagliato persona o è lei che per mille motivi non è in grado di farcela. Puoi provare un mese in più ma, di solito, dovrai aiutarla a ricollocarsi.
Se la persona non è contenta di stare con noi, con me è come se giocasse il Jolly. La mano è finita: dobbiamo aiutarla RAPIDAMENTE a trovare un’azienda in cui si diverta.
Altra cosa importante: devi avere un consigliere per le Risorse Umane. O interno o esterno all’azienda. Non puoi essere tu sempre a decidere da solo in quanto vista la delicatezza della cosa e il fatto che spesso, come imprenditori, siamo incavolati, tristi, troppo entusiasti, troppo depressi, a volte abbiamo le fette di salame sugli occhi e commettiamo errori. Il mio, per esempio, è Sandra Goracci, la nostra COO OSM Partner. A volte mi ha fatto tenere delle persone (avendo anche ragione) o altre volte ha fatto sì che interrompessi dei rapporti nei quali io ancora credevo ma aveva ragione lei. Ovvio che il consigliere dovrebbe essere qualcuno che due cose le conosce, altrimenti affondi l’azienda. Il ruolo di un monarca o di un presidente è quello di avere validi consiglieri. Valgono tanto oro quanto pesano.
Da ultimo: TU DEVI STARE BENE. Devi essere carico e sapere che stai lavorando al progetto più figo della tua vita. A nessuno piace lavorare per un morto vivente. Tu quando arrivi al lavoro deve essere il primo carico a palla. Se non lo sei, torna al punto di partenza (test e 10 regole) e mettiti a posto.
Se sei debole in questa parte della motivazione, ascoltati per un po’ l’Audio Libro I Nuovi Condottieri https://www.paoloruggeri.it/shop.asp?idp=33 e ti assicuro che cambierai stile.
In sintesi: vinci tu e poi impari a duplicarti. L’abilità di duplicarsi è una delle più importanti nel business. Non avviene semplicemente mettendo annunci e assumendo persone brave. Ci devi lavorare, preparando la manualistica, facendo il training e aiutando a vincere le persone. Costruendo in azienda quel clima in cui le persone arrivano al successo.
Se riesci a duplicarti, Dio mio, hai creato il virus che si replica: ben presto scatenerai un’epidemia e fermarti sarà quasi impossibile.
Buon Lavoro e fatemi sapere se avete delle domande.
Paolo Ruggeri
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