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01/01/2013
IL 2013: L'ANNO DELLA SVOLTA... E DELLE RISORSE UMANE
A Novembre 2011, postavo questo articolo che illustrava quello che mi aspettavo nel corso del 2012. L'articolo metteva in guardia le imprese che l'anno entrante sarebbe stato molto difficile: irrigidimento del credito, crisi economica, molte aziende che sarebbero entrate in pesante difficoltà ed addirittura non ce l'avrebbero fatta. Esortavo gli imprenditori a fare budget sensati e con i piedi per terra.
A distanza di oltre 13 mesi, e fermo restando che io non faccio l'indovino ma baso le mie previsioni su ciò che mi dicono i tanti imprenditori che frequento, si può notare come la maggior parte di tali previsioni economiche per il 2012 fossero azzeccate.
E ciò mi porta a parlare dell'anno 2013 che nonostante cominci sotto tono, sarà in realtà l'anno della ripresa e della svolta. Questo non vuol dire che si tornerà ai livelli del 2007 o che le aziende decotte, con enormi problemi di cash flow e con prodotti "commodity", di colpo troveranno le banche che faranno loro credito e si risolleveranno. Per aziende di quel tipo non servono previsioni: sono morte dentro, a meno che gli imprenditori che le gestiscono non abbiano un guizzo ed affrontino coraggiosamente i duri cambiamenti che servono per salvarsi.
La ripresa molto probabilmente non verrà dalle azioni messe in campo dal governo, vecchio o nuovo, almeno fino a quando la politica italiana non si deciderà ad affrontare il suo vero problema che è quello etico: un livello etico personale medio del politico italiano troppo basso e troppi partiti che accettano al loro interno collusi, malversatori, indagati e condannati (effettivamente, su questo punto ognuno di noi quest'anno può fare qualcosa rifiutandosi di votare per qualsiasi partito politico che accetti al suo interno persone condannate per qualsiasi reato, indagate o di scarsi valori morali).
Fermo restando che la liquidità rimane quella che è, ho trovato numerosi imprenditori che, dopo aver risanato le loro imprese nel 2012, per il 2013 hanno preparato piani importanti di investimento e di sviluppo. Anche se l'anno comincierà lentamente, tutti questi investimenti e questi progetti di sviluppo mi aspetto causeranno una ripresa.
La ripresa coinvolgerà principalmente le aziende ed i prodotti che avranno saputo leggere il mercato che oggi come non mai vuole "veri affari" ed "valore per il denaro". Importante sarà il fatto di aver catturato le tendenze, le necessità e le richieste effettive dei propri clienti così come molto importante sarà la strategia dell'azienda per quel che riguarda le risorse umane.
Su quest'ultimo punto sento il bisogno di soffermarmi: abbiamo tagliato i costi, abbiamo ridotto le inefficienze, abbiamo migliorato i prodotti e abbiamo aggiunto valore, cos'altro ci rimane per portare le nostre aziende a crescere? Le risorse umane. Dopo che hai tolto tutte le inefficienze in azienda, ti devi rendere conto che in questa nuova era economica "è il capitale umano a determinare il capitale economico". Le aziende che capiranno che in ultima analisi sono le persone (e aggiungo le persone di qualità) che determinano il successo di un'impresa, riusciranno a realizzarsi e troveranno ampi spazi di crescita. Le altre continueranno a lottare in difesa per sopravvivere con scarsa liquidità e scarsi utili.
Grandi persone in azienda = Grandi margini e grandi opportunità. Nel 2013 vedremo questa equazione pesantemente al lavoro. "Grandi persone" non vuol dire persone ipertutelate e sovra pagate. In tutto il mondo quella che è chiamata "attendance based compensation" (cioè compensi basati sulla presenza) volge al termine. Servono progetti di qualità, gestiti da persone di qualità che abbiano sistemi di compenso di qualità e almeno in parte legati ad obiettivi di creazione del valore.
Se vuoi ridare spunto alla tua impresa, oltre ad ottimizzare i costi devi devi devi inserire al suo interno persone di qualità e che possano darle spunto e spinta. A volte basta una persona nuova di qualità per ribaltare completamente una situazione aziendale statica e che non sembra progredire. E dove tu dovessi aver già lavorato sul prodotto, sui margini, sul marketing e ancora non ci fossero i risultati, forse il problema risiede nelle persone che hai che si occupano di tale attività che, forse, non sono più all'altezza della situazione.
Nel complesso, anche se comincierà apparentemente sotto tono, il 2013 sarà l'anno della svolta e nel quale si vedranno i segnali della ripresa economica. Per coglierli, assicurati di aver compreso le necessità e richieste (anche quelle non dette) dei tuoi clienti e cerca di attirare nella tua azienda persone che possano davvero fare la differenza.
Quest'anno sarà il capitale umano a generare il capitale economico. Non farti cogliere impreparato.
Da ultimo tutti noi dobbiamo anche pensare alla società in cui viviamo: sono tante le storture che ancora affliggono il nostro Paese e, la politica, fino a quando non avrà risolto il suo problema etico di fondo, continuerà a non occuparsene. L'istruzione e la formazione delle nuove generazioni (che include il fatto di costruire insegnanti che sappiano motivare, plasmare e far crescere risorse umane di qualità), la grossa ignoranza della maggior parte della popolazione in materia di gestione finanziaria, la perdita dei valori etici che dalla politica sta pian piano contagiando il resto della popolazione, per non parlare di altri problemi forse anche più gravi come quello ambientale. Come ho detto in un altro recente articolo: se vuoi migliorare l'economia cerca di migliorare la società che ti circonda. Non solo ti sentirai meglio tu ma anche l'economia della tua azienda ne sarà influenzata positivamente.
Buon Anno.
Paolo Ruggeri
A distanza di oltre 13 mesi, e fermo restando che io non faccio l'indovino ma baso le mie previsioni su ciò che mi dicono i tanti imprenditori che frequento, si può notare come la maggior parte di tali previsioni economiche per il 2012 fossero azzeccate.
E ciò mi porta a parlare dell'anno 2013 che nonostante cominci sotto tono, sarà in realtà l'anno della ripresa e della svolta. Questo non vuol dire che si tornerà ai livelli del 2007 o che le aziende decotte, con enormi problemi di cash flow e con prodotti "commodity", di colpo troveranno le banche che faranno loro credito e si risolleveranno. Per aziende di quel tipo non servono previsioni: sono morte dentro, a meno che gli imprenditori che le gestiscono non abbiano un guizzo ed affrontino coraggiosamente i duri cambiamenti che servono per salvarsi.
La ripresa molto probabilmente non verrà dalle azioni messe in campo dal governo, vecchio o nuovo, almeno fino a quando la politica italiana non si deciderà ad affrontare il suo vero problema che è quello etico: un livello etico personale medio del politico italiano troppo basso e troppi partiti che accettano al loro interno collusi, malversatori, indagati e condannati (effettivamente, su questo punto ognuno di noi quest'anno può fare qualcosa rifiutandosi di votare per qualsiasi partito politico che accetti al suo interno persone condannate per qualsiasi reato, indagate o di scarsi valori morali).
Fermo restando che la liquidità rimane quella che è, ho trovato numerosi imprenditori che, dopo aver risanato le loro imprese nel 2012, per il 2013 hanno preparato piani importanti di investimento e di sviluppo. Anche se l'anno comincierà lentamente, tutti questi investimenti e questi progetti di sviluppo mi aspetto causeranno una ripresa.
La ripresa coinvolgerà principalmente le aziende ed i prodotti che avranno saputo leggere il mercato che oggi come non mai vuole "veri affari" ed "valore per il denaro". Importante sarà il fatto di aver catturato le tendenze, le necessità e le richieste effettive dei propri clienti così come molto importante sarà la strategia dell'azienda per quel che riguarda le risorse umane.
Su quest'ultimo punto sento il bisogno di soffermarmi: abbiamo tagliato i costi, abbiamo ridotto le inefficienze, abbiamo migliorato i prodotti e abbiamo aggiunto valore, cos'altro ci rimane per portare le nostre aziende a crescere? Le risorse umane. Dopo che hai tolto tutte le inefficienze in azienda, ti devi rendere conto che in questa nuova era economica "è il capitale umano a determinare il capitale economico". Le aziende che capiranno che in ultima analisi sono le persone (e aggiungo le persone di qualità) che determinano il successo di un'impresa, riusciranno a realizzarsi e troveranno ampi spazi di crescita. Le altre continueranno a lottare in difesa per sopravvivere con scarsa liquidità e scarsi utili.
Grandi persone in azienda = Grandi margini e grandi opportunità. Nel 2013 vedremo questa equazione pesantemente al lavoro. "Grandi persone" non vuol dire persone ipertutelate e sovra pagate. In tutto il mondo quella che è chiamata "attendance based compensation" (cioè compensi basati sulla presenza) volge al termine. Servono progetti di qualità, gestiti da persone di qualità che abbiano sistemi di compenso di qualità e almeno in parte legati ad obiettivi di creazione del valore.
Se vuoi ridare spunto alla tua impresa, oltre ad ottimizzare i costi devi devi devi inserire al suo interno persone di qualità e che possano darle spunto e spinta. A volte basta una persona nuova di qualità per ribaltare completamente una situazione aziendale statica e che non sembra progredire. E dove tu dovessi aver già lavorato sul prodotto, sui margini, sul marketing e ancora non ci fossero i risultati, forse il problema risiede nelle persone che hai che si occupano di tale attività che, forse, non sono più all'altezza della situazione.
Nel complesso, anche se comincierà apparentemente sotto tono, il 2013 sarà l'anno della svolta e nel quale si vedranno i segnali della ripresa economica. Per coglierli, assicurati di aver compreso le necessità e richieste (anche quelle non dette) dei tuoi clienti e cerca di attirare nella tua azienda persone che possano davvero fare la differenza.
Quest'anno sarà il capitale umano a generare il capitale economico. Non farti cogliere impreparato.
Da ultimo tutti noi dobbiamo anche pensare alla società in cui viviamo: sono tante le storture che ancora affliggono il nostro Paese e, la politica, fino a quando non avrà risolto il suo problema etico di fondo, continuerà a non occuparsene. L'istruzione e la formazione delle nuove generazioni (che include il fatto di costruire insegnanti che sappiano motivare, plasmare e far crescere risorse umane di qualità), la grossa ignoranza della maggior parte della popolazione in materia di gestione finanziaria, la perdita dei valori etici che dalla politica sta pian piano contagiando il resto della popolazione, per non parlare di altri problemi forse anche più gravi come quello ambientale. Come ho detto in un altro recente articolo: se vuoi migliorare l'economia cerca di migliorare la società che ti circonda. Non solo ti sentirai meglio tu ma anche l'economia della tua azienda ne sarà influenzata positivamente.
Buon Anno.
Paolo Ruggeri
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