Blog LE 10 REGOLE PER TRASFORMARE ANCHE LA PIU' PICCOLA DELLE AZIENDE IN UNA MULTINAZIONALE | Paolo Ruggeri - Miglioramento personale, crescita imprenditoriale
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24/09/2015
LE 10 REGOLE PER TRASFORMARE ANCHE LA PIU' PICCOLA DELLE AZIENDE IN UNA MULTINAZIONALE
Il problema dell’internazionalizzazione e anche, in generale, del fare business in Italia è quello di riuscire a causare un effetto sul mercato. Le persone che si lamentano non riescono a causare un effetto reale.

Gli imprenditori realmente coraggiosi invece non si lamentano, non lasciano i progetti nel cassetto, ma si muovono per perseguire i propri sogni. Chi causa un effetto sul mercato compie azioni concrete.

Il risultato si ottiene facendo sacrifici, tentando più e più volte, fino a quando non si realizza qualcosa di concreto. La differenza la fa la determinazione, la fermezza che ti consente di provare e riprovare, superando le difficoltà e le frustrazioni che ti assalgono quando vedi che i risultati non arrivano subito. E’ proprio quella la linea che separa chi riesce da chi non riesce: provare una volta ancora, nonostante le difficoltà. Se provi una o due volte e poi lasci che i tuoi sogni si spengano a causa dell’insuccesso, non p otrai riuscire a causare un effetto sul mercato e finirai tra le fila di imprenditori che si lamentano.

Anche la più piccola delle aziende del futuro dovrà avere una vocazione internazionale. Gli italiani nel mondo sono 60 milioni, cioè quasi quanto la popolazione del nostro paese. Le nazioni intese come una volta non esistono più.

E’ necessario guardare oltre i confini nazionali. E per riuscire ad avere successo all’estero devi uscire da una condizione in cui ti senti effetto di cause esterne ed entrare nella logica del sentirsi la causa del proprio successo o insuccesso. Se non hai i collaboratori giusti, la causa sei tu. Se non riesci a guadagnare abbastanza, la causa sei tu e non il mercato. Se ti senti effetto, invece, darai la responsabilità di tutto a cause esterne e perderai la possibilità di controllare il tuo futuro da imprenditore.

Il business si divide in due grandi categorie: chi fa le cose e chi aspetta che le cose accadano. Prova a indovinare chi ottiene il successo.

Ci sono nove passaggi da cui devi partire per internazionalizzare la propria impresa:

1) Fai un sito internet per il paese in cui intendi operare: A chi mi chiede di andare negli Stati Uniti e avviare un’attività, la prima cosa che consiglio è fare un website in inglese. Già da qui si nota chi vuole fare e chi invece non desidera realmente causare un effetto sul mercato. Quelli che temporeggiano e non fanno il sito internet non riusciranno mai ad internazionalizzare la propria azienda. Come fa un’azienda americana a fidarsi di te se non hai neanche un sito in inglese? Una volta il direttore del personale di una delle mie aziende mi disse “Dai ad un collaboratore in difficoltà un compito semplice. Se non riesce a fare neanche quello allora è il momento di eliminarlo!”. Parti da una cosa semplice: fai il sito!


2) Recati fisicamente nel luogo e studialo:A volte andando nel posto in cui desideri avviare l’attività ti rendi conto che le cose in realtà non sono esattamente come le avevi immaginate. Se non studi bene di persona il posto in cui desideri operare rischi di commettere errori davvero madornali, che spesso sconfinano in situazioni che sfiorano il ridicolo. Vuoi aprire una catena di ristoranti nel New Jersey? Sappi che lì piacciono gli spaghetti col ketchup…terribili? Si, ma se loro vogliono quello…quello gli devi dare!

3) Trova risorse locali: Parla con aziende italiane del tuo settore che ci sono già state o con altre aziende di settori attigui. Gli italiani, in particolare, creano comunità e si aiutano a vicenda in operazioni di business internazionali. Cerca dei partners, quali consulenti locali, contatta la camera di commercio, cerca dei soci in loco. Se potessi de localizzare acquisendo come clienti aziende italiane sarebbe una buona partenza.


4) Sii committed (impegnato ma anche “compromesso”): A volte le persone non sono efficaci perché non hanno problemi abbastanza grandi da risolvere. Affronta le difficoltà. Quando lo spagnolo Cortes sbarcò in Messico per conquistare il sudamerica si accorse che i suoi uomini avevano posizionato le navi con la prua verso il mare per essere pronti a fuggire nel caso le cose si fossero messe male. Cortes fece bruciare tutte le navi e alle lamentele dei suoi soldati rispose “Vinceremo e torneremo a casa con le navi del nemico!”


5) Stanzia un budget sensato: Alcune persone vogliono internazionalizzare perché sono in difficoltà in Italia. Quello che succede, in questi casi, è che quei pochi soldi che sono rimasti vengono spesi senza profitto e senza risultati. L’80% delle aziende italiane che vanno negli USA non resistono più di due anni. La mancanza di budget sensato è la causa di questo risultato. Niente è gratis e niente si costruisce senza risorse.


6) Sii pronto a recartici spesso (anche una volta al mese): Devi essere disposto seguire clienti, formare persone, gestire la situazione


7) Costruisci una struttura semi autonoma in Italia: Devi avere delle solide basi di partenza in Italia. Se è necessario che tu sia presente in Italia per il corretto funzionamento delle attività nel paese di origine, allora non potrai concentrarti adeguatamente sullo sviluppo di attività all’estero


8) Assumi gente del posto: Le persone del posto ti possono consigliare su alcune regole che tu, non conoscendo a fondo la cultura del posto, potresti ignorare. Si tratta di conoscere la cultura e le usanze del posto che ti permettono di evitare errori grossolani dovuti alla mancanza di conoscenze della società e delle convenzioni sociali.
«Anche se parlano lingue simili e vestono più o meno allo stesso modo, le persone di altri Paesi sono profondamente diverse da noi» Guarda questo prodotto dell’ikea! Secondo te uno statunitense si metterebbe in casa un oggetto con un nome del genere? (se non conosci l’inglese “full” sta per “pieno” e “fart” per “puzzetta”…ops!)


9) Non pensare che quello che vendi in Italia lo potrai vendere pari pari: I gusti delle persone in altri paesi sono diversi, ci sono altre esigenze, altre necessità. Devi sapere ciò che piace e ciò che non piace. Per sapere cosa piace devi fare sondaggi e ricerche di mercato. Ricordi gli spaghetti?


10) Non arrenderti mai: Internazionalizzare rende la tua azienda più forte anche in Italia perché acquisisci nuove competenze e ti verrà naturale alzare l’asticella degli obiettivi da raggiungere.

Come diceva un noto spot della HSBC: «crediamo che nel futuro anche la più piccola delle aziende dovrà essere una multinazionale»

Paolo Ruggeri



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