Stamane dalle 09:00 sto cercando di effettuare un acquisto da 50.000 euro.
Prima telefonata ad azienda di Arezzo. Avevo già mandato una mail una settimana fa chiedendo informazioni e mi avevano risposto di telefonare ad una certa signora Patrizia... Ritelefono alla Patrizia, fredda come il ghiaccio, nemmeno un sorriso. Capisco che per lei sono una perdita di tempo. Chiedo i dettagli dell'acquisto. Sarei davvero interessato a concludere. Mi dice che per effettuare l'acquisto servirebbe un bonifico del 10%, gli chiedo se mi possono mandare una mail con i dati bancari, mi risponde che li trovo sul sito... Agghiacciante.
Ma non demordo: ho un altro nominativo di un venditore che è passato nella nostra azienda e mi ha lasciato una brochure. Chiamo il cellulare. Mi risponde ma cade la linea. Riprovo: telefono spento. Riprovo ancora: telefono spento. Ti immagineresti che vedendo la "caller id" è il venditore che ti richiama, perlomeno per metterti un po' a tuo agio. Niente. Ma questo vuole vendere o è lì solo per perder tempo?
Ma non mi arrendo: voglio comprare. Chiamo il numero dell'azienda del venditore, a Milano. Mi risponde una segretaria. Gli espongo il mio problema e la mia intenzione di acquistare. Mi dice: "guardi adesso sono occupata, mi potrebbe richiamare tra 5 minuti che le spiego tutto?"... Non prende il nome, non mi dice che mi avrebbe richiamato subito, niente. "Richiami tra cinque minuti".
Agghiacciante. Agghiacciante. Agghiacciante. Queste aziende non hanno bisogno di aiuti statali, di formazione del personale, di consulenza aziendale. Queste aziende meritano solo di andare al cimitero.
Altro che crisi.
Paolo Ruggeri
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