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04/05/2013
SE COMBATTI LA PRECARIETA', OTTERRAI SOLO PRECARIETA'
Mi stavo studiando un po' di regolamenti e leggi USA per quel che riguarda il lavoro di HR (Risorse Umane) e mi sono reso conto di quanto le riforme del lavoro nel nostro Paese siano indietro e puntino sempre all'obiettivo sbagliato. Il vero obiettivo non è combattere la precarietà con i decreti (come si è fatto finora nel nostro Paese). Il vero obiettivo è CREARE POSTI DI LAVORO e far sì che nessuno ne rimanga tagliato fuori.
Questo mantiene tanti posti di lavoro in quanto i datori di lavoro sono incentivati ad assumere e ad investire. Come conseguenza essendoci una grande richiesta di personale, in modo automatico gli stipendi e i benefit offerti ai dipendenti aumentano (altrimenti non riesci ad assumere/trattenere nessuno). Quindi la precarietà scompare.
Nel nostro Paese invece si fa al contrario: si mettono tantissimi paletti e si combatte la precarietà. Risultato nessuno assume (o molto pochi) in quanto ci sono disincentivi. Di conseguenza si crea sovrabbondanza dell’offerta (di candidati) e… magicamente ora c’è sempre più precarietà e gli stipendi si bloccano. Ogni volta che l’offerta supera la domanda i prezzi scendono ed è quello che accade anche nel nostro Paese.
Gli USA invece le regole ed i paletti li mettono sulle cose importanti: Non assillano l'imprenditore con decine di obblighi: assumi o licenzi e paghi come vuoi tu ma NESSUNO DEVE ESSERE TAGLIATO FUORI. Discriminare un candidato sulla base della sua età, per esempio, è vietato e se un candidato ha l’idea che tu non l’hai assunto o non l’hai preso in considerazione perché è 50enne, ti fa causa e vince. Erano queste le riforme che avrebbe dovuto fare la Fornero piuttosto che quelle sui contratti a termine. Oggi in Italia se hai più di 45 anni e ti trovi senza lavoro, è un dramma farsi chiamare anche a colloquio...
L’obiettivo non sono quei brutti e cattivi imprenditori che sfruttano le persone e bisogna quindi far sì che tirino fuori le palanche dalle tasche e bisogna fare delle regole perché non sfruttino le persone… L’obiettivo è creare tanto lavoro, incentivare la gente ad assumere, togliere i paletti e combattere con grande forza affinché nessuno ne sia tagliato fuori.
Se punti al lavoro e a creare posti di lavoro, ottieni prosperità. Se combatti la precarietà ottieni proprio quello: precarietà e povertà.
Paolo Ruggeri
Questo mantiene tanti posti di lavoro in quanto i datori di lavoro sono incentivati ad assumere e ad investire. Come conseguenza essendoci una grande richiesta di personale, in modo automatico gli stipendi e i benefit offerti ai dipendenti aumentano (altrimenti non riesci ad assumere/trattenere nessuno). Quindi la precarietà scompare.
Nel nostro Paese invece si fa al contrario: si mettono tantissimi paletti e si combatte la precarietà. Risultato nessuno assume (o molto pochi) in quanto ci sono disincentivi. Di conseguenza si crea sovrabbondanza dell’offerta (di candidati) e… magicamente ora c’è sempre più precarietà e gli stipendi si bloccano. Ogni volta che l’offerta supera la domanda i prezzi scendono ed è quello che accade anche nel nostro Paese.
Gli USA invece le regole ed i paletti li mettono sulle cose importanti: Non assillano l'imprenditore con decine di obblighi: assumi o licenzi e paghi come vuoi tu ma NESSUNO DEVE ESSERE TAGLIATO FUORI. Discriminare un candidato sulla base della sua età, per esempio, è vietato e se un candidato ha l’idea che tu non l’hai assunto o non l’hai preso in considerazione perché è 50enne, ti fa causa e vince. Erano queste le riforme che avrebbe dovuto fare la Fornero piuttosto che quelle sui contratti a termine. Oggi in Italia se hai più di 45 anni e ti trovi senza lavoro, è un dramma farsi chiamare anche a colloquio...
L’obiettivo non sono quei brutti e cattivi imprenditori che sfruttano le persone e bisogna quindi far sì che tirino fuori le palanche dalle tasche e bisogna fare delle regole perché non sfruttino le persone… L’obiettivo è creare tanto lavoro, incentivare la gente ad assumere, togliere i paletti e combattere con grande forza affinché nessuno ne sia tagliato fuori.
Se punti al lavoro e a creare posti di lavoro, ottieni prosperità. Se combatti la precarietà ottieni proprio quello: precarietà e povertà.
Paolo Ruggeri
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